Le due cascate di Saènt si trovano in val di Rabbi, a quota 1.750 metri di altitudine. Sono raggiungibili a piedi, tramite sentiero, da località Coler (parcheggio) o da Malga Stablasolo in circa un'ora. Le cascate di Saènt si trovano all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio e sono una delle mete più amate dagli escursionisti in val di Rabbi.
Storie, immagini, sensazioni, camminate e rifugi delle Dolomiti, le montagne più belle del mondo
mercoledì 28 luglio 2021
martedì 27 luglio 2021
Guida ai Rifugi del Trentino di Benedetti e Decarli, un riferimento per l'escursionismo
In più occasioni, attraverso post relativi a singole escursioni o rifugi, o parlando in maniera più ampia del vivere la montagna, il blog si è occupato del concetto di affidabilità e credibilità. Quando si scrive di montagna e di escursionismo è doveroso assicurare oggettività, chiarezza e completezza di riferimenti. Quando ci si affida a guide, volumi e indicazioni su escursioni, è necessario scegliere le fonti. Dentro un'offerta, cartacea e online, sovrabbondante, è dunque fondamentale saper identificare competenza e completezza. Come nel giornalismo, peraltro.
La "Guida ai rifugi del Trentino" di Marco Benedetti e Riccardo Decarli (Casa Editrice Panorama) è un eccellente esempio di quanto appena descritto. Tutti i rifugi, alpini ed escursionistici, presenti nella provincia trentina, schedati e raccontati con tutte le caratteristiche storiche, geografiche e relativi accessi. E' un ottimo punto di partenza per organizzare, in sicurezza, le escursioni nelle montagne del Trentino. Benedetti è giornalista, Decarli tra i massimi saggisti su montagna e speleologia, bibliotecario nella preziosissima Biblioteca della Montagna-SAT di Trento.
lunedì 26 luglio 2021
Fotografia e flora montana, il giglio martagone
La flora delle montagne trentine ha una ricchissima eterogeneità. Non così frequente, certamente incantevole, è il giglio martagone. Nella fotografia inserita nel post, una fioritura incontrata nell'alta val di Rabbi, nel luglio 2021. La sua fioritura varia da giugno ad agosto. E' presente nelle montagne del Nord e del Centro Italia. Deve il suo nome al Dio Marte, era ritenuto un portafortuna per i soldati dell'Impero Romano.
Giglio martagone, fioritura in val di Rabbi |
mercoledì 21 luglio 2021
Viaggio fotografico - La Val San Nicolò
La Val San Nicolò è una delle più caratteristiche dell'intero Trentino. Raggiungibile comodamente da Pozza di Fassa, si contraddistingue per i pascoli, il verde, le malghe e i baiti. E' una lunga vallata, priva di particolari pendenze, dunque molto frequentata da famiglie con bambini.
Attraversata dall'omonimo Rio San Nicolò, è circondata dai gruppi montuosi di Monzoni, Buffaure e Costabella.
Da qualche anno, l'accesso alla Val San Nicolò in automobile è possibile sino a poco oltre Meida, frazione di Pozza di Fassa. Da lì in avanti è attivo un servizio navette che porta sino in località Sauch, in piena Val San Nicolò. Distante 4 chilometri da Meida, punto di partenza per comode escursioni.
lunedì 19 luglio 2021
Rifugi dolomitici - Rifugio Contrin
Il rifugio Contrin si trova a quota 2.016 metri di altitudine, in fondo alla val Contrin, ai piedi del massiccio della Marmolada. E' uno dei rifugi con più storia dell'intero arco dolomitico. La prima costruzione risale al 1897, a cura della sezione di Norimberga del club alpino austriaco-tedesco.
Oggi è uno dei più frequentati dagli escursionisti di Fassa. Si può raggiungere da Penìa di Canazei, in una camminata di circa due ore. Si trova sul percorso della Via Alpina e della Alta Via Dolomitica numero 2.
Nel 1979 fu visitato da Papa Giovanni Paolo II, all'interno del rifugio sono affisse alcune foto di quella storica giornata d'agosto. Dal 1983 l'Associazione Nazionale Alpini promuove il Pellegrinaggio degli Alpini al Contrin. Da anni il Rifugio Contrin ha un'aggiornata pagina Facebook.
domenica 18 luglio 2021
La Grande Guerra in Fiemme. L'ex cimitero militare in Valmaggiore
A poche centinaia di metri dalla Malga Valmaggiore (a quota 1.600 metri di altitudine), ci si imbatte in un altro punto chiave della Grande Guerra in Trentino. Qui sorgeva l'ex cimitero militare di Valmaggiore. Ora solo un punto di omaggio e ricordo di chi qui ha combattuto e sofferto.
In Valmaggiore, come in altri luoghi della Prima Guerra mondiale combattuta in alta montagna, ci fu la necessità di seppellire in qualche modo decine, centinaia di caduti. Nel 1916, in Valmaggiore vennero tumulati molti caduti austriaci, i cui corpi vennero prima coperti da valanghe e neve, poi una volta scoperti, traslati al cimitero di Predazzo.
Oggi all'ex cimitero di Valmaggiore non ci sono tombe, c'è però la possibilità di sostare e omaggiare il luogo, i caduti di ambo i fronti.
La Valmaggiore è raggiungibile in auto da Predazzo. Sulla staccionata dell'ex cimitero di Valmaggiore è presente un prezioso libro delle firme.
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