lunedì 5 settembre 2016

CAMMINATA SETTE - "Col Rodella-Rifugio Sandro Pertini"

Indicazioni alla stazione alta della funivia.
Camminata, escursione "COL RODELLA-RIFUGIO PERTINI".

Località di partenza: Stazione alta della Funivia Col Rodella (2.400 metri s.l.m.).
Località di arrivo: Rifugio Sandro Pertini (2.300 metri s.l.m.).
Livello di difficoltà: facile.
Tempo di percorrenza: circa 45'.


Si prende la funivia "Col Rodella" a Campitello di Fassa. Una volta arrivati alla stazione alta della funivia, si potrà godere di uno dei più stupefacenti panorami sulle Dolomiti, sul gruppo del Sassolungo, del Sella e il Pordoi. Il Sassolungo, la cui vetta da 3.179 metri è seconda solo alla Marmolada nelle Dolomiti di Fassa. La camminata qui raccontata parte proprio dalla stazione di arrivo della Funivia, si imbocca il sentiero numero 557 tenendo come riferimento le indicazioni per il Rifugio Pertini. Si sfiora il Rifugio des Alpes per poi scendere (in pochi minuti si perdono decine di metri, al ritorno da ricordare il dislivello in salita) verso il Rifugio Friedrich August. Da qui si terrà, in un leggero e dolce falsopiano, la crosta della montagna sino al raggiungimento del Pertini, in circa 45 minuti con passo tranquillo. Non ci sono difficoltà di sorta, il cammino è adatto a tutti gli appassionati della montagna. Dal Rifugio Pertini si può poi proseguire per il Rifugio Sassopiatto.

sabato 3 settembre 2016

Maria Piaz, la mare del Pordoi

Maria Piaz, foto vitatrentina.it
Maria Piaz è una figura chiave della storia della Val di Fassa. Chiamata la "mare del Pordoi", la madre del Pordoi in lingua ladina. Ha anticipato i tempi, assicurando un determinante contributo allo sviluppo del turismo in val di Fassa e del Pordoi. L'ha fatto rimboccandosi le maniche per una vita intera. Da una baracca presa in affitto a inizio Novecento all'ideazione e ai lavori per la funivia per il Sass Pordoi. Vedere e anticipare la direzione che prendono i tempi non è da tutti.

Di Maria, sorella della grande guida alpina Tita Piaz, ha raccontato la vita Luciana Palla nel libro "Dal Pordoi a Katzenau". E' la storia di una vita di montagna, di coraggio e sacrificio, di visioni anticipatrici (si innamorò e investì nel Pordoi quando ancora non c'erano strade che portavano al Passo) e scelte sbagliate (interessanti le riflessioni sul matrimonio dal quale uscì con una separazione).

Il libro di Luciana Palla
Nata a Pera di Fassa nel 1877, Maria Piaz fu la prima donna fassana a separarsi dal marito. Donna separata e imprenditrice in un settore - il turismo - che ancora avrebbe dovuto svilupparsi, ma anche una madre internata e separata dai figli. La baracca presa in affitto al Pordoi a inizio Novecento crebbe e, con l'avvento della Strada delle Dolomiti, generò ristoranti, sviluppo, turismo. Una vita non semplice, con tanto di internamento nel campo di Katzenau e poi a Linz dall'aprile 1915 al 1918 per aver aiutato due trentini irredentisti a oltrepassare il confine dal Fedaia.

Una capacità anticipatrice e di visione d'insieme che mai si fermò. Negli anni Sessanta fu infatti Maria, con il figlio Francesco Dezulian, a spingere per la realizzazione della funivia dal Passo al Sass Pordoi che vide la luce nel 1963. A Maria è intitolato il Rifugio in vetta alla terrazza delle Dolomiti e una via di ascensione al Sass. Passando dal Pordoi è doveroso un omaggio a una straordinaria donna di montagna.


venerdì 2 settembre 2016

Catinaccio e Torri del Vajolet: la vista panoramica dal Rifugio Vajolet

Foto panoramica scattata dal rifugio Vajolet, a 2.243 metri di altezza, sotto le Torri del Vajolet. In evidenza da sinistra il gruppo del Catinaccio, con le Torri del Vajolet. Sullo sfondo al centro si intravedono le vette verso l'Antermoia.