giovedì 30 luglio 2020

Bivacco Sandro Redolf, riparo ai laghi di Lusia a quota 2.335 metri

Il Bivacco Sandro Redolf si trova a fianco del principale dei tre laghi di Lusia, a quota 2.335 metri di altitudine. Il bivacco Redolf si può raggiungere salendo dalla Morea oppure da Malga Bocche. Si trova ai piedi di Cima Bocche, come detto a fianco del più grande dei laghi di Lusia. Si trova all'interno del territorio comunale di Moena, al confine con quello di Predazzo, è sempre aperto, può essere utilizzato da escursionisti di passaggio. E' intitolato a un politico locale, ex assessore del comune di Moena. 


Il bivacco Sandro Redolf, a fianco del grande lago di Lusia.



Interno del bivacco Redolf

martedì 28 luglio 2020

Castello di Fiemme e Giovanni Segantini, il borgo trentino dove nacque la madre del "pittore della montagna"

A Castello di Fiemme nacque Margherita Girardi, mamma del genio Giovanni Segantini. Conosciuto come il "pittore della montagna", in vita fu uno degli artisti europei più apprezzati a livello internazionale. Segantini nacque ad Arco di Trento nel 1858. Sua mamma, Margherita Girardi (o De Giradi secondo altre traduzioni), nacque invece a Castello di Fiemme nel primo Ottocento. Morì giovane, nel 1865, lasciando orfano Giovanni Segantini ancora bambino. Nel centro storico di Castello toponomastica e alcune targhe, omaggiano Segantini e il suo legame materno con la val di Fiemme.



Bar Segantini (chiuso) in piazza Segantini, a Castello.


sabato 25 luglio 2020

I cervi nel parco di Paneveggio, reintroduzione partita nel 1957

I cervi del Parco naturale di Paneveggio e delle Pale di San Martino sono da decenni un'attrattiva per chi in macchina sale verso Passo Rolle. Da ammirare e fotografare, comodamente. Il progetto di reintroduzione del cervo europeo nell'area di Paneveggio risale alla fine degli anni Cinquanta del Novecento. Come specifica infatti un pannello in loco, nella valle del Travignolo i cervi scomparvero nel 1893, con l'uccisione al Forte Dossaccio dell'ultimo esemplare. Nel 1957 è stata immessa una coppia di cervi. Da allora a oggi la crescita è stata importante e ora alcuni branchi popolano il Parco di Paneveggio. 

Cervo maschio, a Paneveggio.



Come raggiungere il recinto dei cervi di Paneveggio: salendo in auto da Predazzo in direzione Passo Rolle, superata Bellamonte si raggiunge l'area di Paneveggio. 

lunedì 13 luglio 2020

Guida ai rifugi delle Dolomiti. Le pubblicazioni di Stefano Ardito

Esistono centinaia di dettagliate guide per meglio conoscere gli scorci, le camminate e i rifugi dolomitici. Considero un ottimo punto di partenza, per chi poco sa delle catene montuose raggiungibili da Fiemme e Fassa, il lavoro del giornalista Stefano Ardito. Grande conoscitore delle Dolomiti, ha all'attivo numerose pubblicazioni sul tema. Ne segnalo due, in qualche modo una è l'estensione dell'altra. 

"I 100 rifugi più belli delle Dolomiti", Guide ITER, 2017 e "I rifugi delle Dolomiti. Trentino e Alto Adige, 353 rifugi, malghe e bivacchi", Guide ITER, 2016. Sono schedati e raccontati i rifugi, con dettagli di ospitalità e accenni di storia, e indicazioni a come raggiungerli e ad alcune possibili escursioni che li riguardano.




sabato 11 luglio 2020

Storia di Fiemme, il prezioso lavoro di Italo Giordani

Ha dato alle stampe numerose pubblicazioni, da anni è presente anche online con uno spazio interamente dedicato alla ricerca storica sulla Val di Fiemme. Attraverso il sito storiadifiemme.it, lo storico Italo Giordani impreziosisce le proprie ricerche e condivide con tutti gli interessati uno sterminato patrimonio di conoscenza. Le sue ricerche sulla vita di Fiemme tornano indietro di secoli e sono tutte documentate da fonti ufficiali, direttamente consultate.

Il sito Storiadifiemme.it

Tra gli ultimi approfondimenti pubblicati da Italo Giordani, riportiamo un interessante passaggio sulla nascita e sulla storia dei cognomi di Fiemme. "L'uso generalizzato del cognome fu la conseguenza di un decreto del Concilio di Trento del 1564 e la successiva nascita delle anagrafi parrocchiali (registri dei battezzati da fine Cinquecento / inizio Seicento), ove il sacerdote doveva annotare il padre in modo tale che esso fosse da tutti riconoscibile. Anche i cognomi, come tutte le cose del mondo, nascono, vivono e muoiono. Quindi non deve fare meraviglia che nello scorrere i tanti documenti molto o poco antichi si ritrovino, anche in valle di Fiemme, decine e decine di cognomi ora scomparsi, che in questa ricerca non riporto. Cito invece alcuni cognomi di famiglie, ora scomparsi dall'anagrafe, che per periodi anche lunghi hanno fatto la storia economica, sociale e culturale della valle di Fiemme: o come scari o cancellieri della Comunità; oppure come vicari o luogotenenti vescovili in Fiemme; o come commercianti e imprenditori; oppure come artisti".

Il lago di Cece, sulle cime di Fiemme. 


lunedì 6 luglio 2020

CAMMINATA NOVE - CASTELBERTO, Lessinia

Camminata, escursione "CASTELBERTO" (Lessinia, Passo Fittanze-Malga Lessinia-Rifugio Castelberto). 
 
Il Rifugio Castelberto, sopra Erbezzo

Località di partenza: Passo Fittanze (1.399 metri s.l.m.)
Località di arrivo. Rifugio Castelberto (1.765 metri s.l.m.)
Dislivello in salita: 366 metri.
Categoria escursione: T-E (turistico-escursionistico)
Livello di difficoltà: semplice.
Tempo di percorrenza: circa 3h 30' (andata e ritorno), lunghezza del percorso circa 6 chilometri (solo andata).

Dal passo Fittanze, che divide il Veneto dal Trentino e i comuni di Erbezzo (Vr) da Ala (Tn), poco sotto quota 1.400 metri, si parte in direzione Rifugio Castelberto. La camminata proposta utilizza il percorso via Malga Lessinia. Si può risalire la strada carrabile, per un lungo tratto asfaltata e poi ghiaiosa, che risale a Castelberto, oppure prendere il sentiero che - poco dopo il bar di Passo Fittanze - entra nel bosco. Questo secondo percorso comprende un tratto leggermente ripido prima di addentrarsi nel bosco e ha una lunghezza di poco superiore ai 6 chilometri. Si attraversano pascoli e dolci pendii che portano a Bivio del Pidocchio. Qui le due strade si ricongiungono e si risale verso Malga Lessinia (circa un'ora dalla partenza) lungo la strada carrabile. Da Malga Lessinia la salita verso Castelberto si arricchisce di meravigliose vedute sul Parco naturale della Lessinia. Si arriva a Rifugio Castelberto e Cima Castelberto dopo circa 35-40 minuti da Malga Lessinia. Tempo totale da Fittanze a Castelberto, circa 1 ora e 45 minuti, poco meno in discesa.

La camminata descritta, su MAPS

Veduta del panorama sul parco regionale della Lessinia