sabato 8 agosto 2020

Due anni dalla Tempesta Vaia, le ferite e i danni ancora visibili a Passo Lavazè e in Fiemme

La notte del 29 ottobre 2018, la Tempesta Vaia ha flagellato ampie zone di Trentino, Alto Adige e Veneto. Tra i punti più colpiti la val di Fiemme e la val d'Ega. In Fiemme, i boschi attorno al Passo Lavazè e nella Foresta di Paneveggio sono stati pesantemente flagellati. Qualche chilometro più in là, in Sud Tirolo, è stato il paesaggio montano del Lago di Carezza a essere devastato.

Visuale della devastazione di Vaia da Passo Oclini.

In quelle drammatiche ore, i venti arrivarono a superare i 200 chilometri orari tra Trentino e Veneto, abbattendo milioni di alberi. A due anni di distanza, il lavoro eroico e incessante di pulizia e ripristino è tuttora in corso e, nella migliore ipotesi, avrà ancora alcuni anni davanti a sé. Il paesaggio ne è tuttora fortemente segnato e rivoluzionato. Quasi irriconoscibile il Lavazè, un tempo totalmente attorniato da larici e abeti, oggi ancora profondamente ferito, specie nei tratti visibili dalla strada che sale da Cavalese e Varena. Anche nei pressi di passo Oclini il panorama è drammatico. Nelle seguenti immagini, una documentazione fotografica di come i segni di Vaia siano pesantemente presenti anche due anni dopo il disastro.

Visuale dal Corno Bianco.







Tronchi accatastati e danni di Vaia, salendo verso Lavazè.


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